Chiedere la concessione del contributo per il sostegno agli inquilini morosi

La morosità incolpevole riguarda l'impossibilità a pagare il canone di affitto, a causa della perdita o della consistente riduzione del reddito del nucleo familiare riconducibile a un motivo molto grave che va al di là della volontà dell'affittuario.

Descrizione

Chiedere la concessione del contributo per il sostegno agli inquilini morosi

La morosità incolpevole riguarda l'impossibilità a pagare il canone di affitto, a causa della perdita o della consistente riduzione del reddito del nucleo familiare riconducibile a un motivo molto grave che va al di là della volontà dell'affittuario.

Gli aiuti per gli inquilini morosi che non riescono a pagare il canone possono essere concessi in caso di:

  • perdita di lavoro per licenziamento
  • accordi aziendali o sindacali con consistente riduzione dell'orario di lavoro
  • cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddituale
  • mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici
  • cessazioni di attività libero-professionali o di imprese registrate, derivanti da cause di forza maggiore o da perdita di avviamento in misura consistente
  • malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato o la riduzione del reddito complessivo del nucleo medesimo o la necessità dell'impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche e assistenziali
  • modifica della composizione del nucleo familiare che abbia causato la diminuzione della capacità reddituale (ad es. separazione, abbandono del coniuge o allontanamento di un componente del nucleo.

Si precisa che le predette cause sono esemplificative ma non esaustive.

Ogni anno, la Regione trasferisce ai i Comuni ad alta densità abitativa le risorse nazionali a favore di inquilini che non riescono a pagare i canoni di affitto per morosità incolpevole, come previsto dal Decreto Legge 31/08/2013, n. 102

L’erogazione dei contributi è subordinata al trasferimento del finanziamento regionale e rimarrà aperta fino all’esaurimento dei fondi.

Requisiti

Per accedere ai contributi è necessario (Decreto ministeriale 30/03/2016, art. 3):

  • avere un reddito ISE non superiore a 35.000,00 € o un reddito derivante da regolare attività lavorativa con un valore ISEE non superiore 26.000,00 €
  • essere destinatario di un atto di intimazione di sfratto per morosità con citazione per la convalida o di un procedimento di sfratto in cui è intervenuta la convalida, ma non è ancora avvenuta l’esecuzione
  • essere titolare di un contratto di locazione di unità immobiliare ad uso abitativo regolarmente registrato (sono esclusi gli immobili appartenenti alle categorie catastali Al, A8 e A9) e risiedere nell'alloggio per il quale si chiede il contributo da almeno un anno
  • avere la cittadinanza italiana, di un paese UE o possedere un regolare permesso di soggiorno
  • che ciascun componente del nucleo familiare non sia titolare, nella provincia di residenza, del diritto di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su un altro immobile fruibile ed adeguato alle esigenze del proprio nucleo familiare.